Вот такие письма приходят к нам в редакцию.
Это - открытое письмо одного итальянца к президенту Наполитано. Оригинал и перевод.
12 agosto 2008
Gentilissimo Presidente,
i tragici eventi di questi giorni in Ossezia del Sud sono stati riportati dai media italiani con totale mancanza di obiettività che non può non far pensare ad una voluta disinformazione. Soprattutto è scomparso con il passare delle ore il nucleo fondamentale della vicenda: l'assalto militare delle truppe georgiane agli ossetini del sud, assalto annunciato in diretta Tv dallo stesso presidente della Georgia. Tale assalto non ha nessuna giustificazione di nessun tipo, men che meno quello dell'integrità territoriale: un preciso accordo ONU impedisce ai georgiani in armi di mettere piede nel Sud dell'Ossezia e in Abkhasia. Tale attacco ha portato alla distruzione della capitale e alla fuga in massa della popolazione ossetina, che inoltre è quella che ha subito il maggior numero di vittime, non certo sotto il fuoco dei russi. Ebbene tutto questo già nella giornata dell' 8 agosto è scivolato in secondo piano fino a scomparire. Ma la cosa gravissima è che i giornalisti italiani delle principali reti pubbliche hanno ripetuto pedissequamente le dichiarazioni del presidente georgiano, facendole proprie, ed arrivando a dire (TG1 ore 20 del 9 agosto, per bocca del suo direttore) che il primo ministro russo aveva scelto il giorno di inizio delle olimpiadi a posta per iniziare la guerra per dare un segnale al mondo. Tutto ciò è un capovolgimento indecente della realtà che i cittadini italiani hanno dovuto e stanno continuando a subire. Tale manipolazione della notizia oltre che deplorevole in sé, alimenta un clima antirusso che non è certo di beneficio a nessuno, anche in Italia dove moltissimi fra l'altro sono i russi che vi vivono
La invito pertanto ad intervenire affinché l'Italia assuma nel consesso internazionale una posizione più rispettosa dei fatti avvenuti sul campo e soprattutto, ed in primo luogo, rispettosa dei diritti del popolo ossetino i cui appelli (precedenti a questo conflitto) l'Europa ha finora ignorato. Come italiano mi vergognerei se non fosse così. Inoltre le chiedo di intervenire soprattutto con la sua autorità morale anche riguardo l'informazione pubblica: la libertà di espressione non giustifica lo stravolgimento della realtà. Quest'ultima ha soltanto un nome per essere definita: menzogna
La ringrazio per l'attenzione che vorrà dedicare a questa mia richiesta
Con rispetto
Giuseppe Iannello