можно ли подавать на гражданство с ричевутой,или надо ждать пермессо?

простите, причём тут комуна Вашего города, городка или деревушки? 
когда на гражданство подают как раз в префектуре!!!

и нужны не просто номера переписанные, а ксерокопии просроченного ВНЖ и квитанции... (это помимо всех остальных документов, конечно!)

например набрать в стоке поиска cittadinanza italiana и получить это

CONCESSIONE CITTADINANZA ITALIANA A CITTADINI STRANIERI

v      Procedimento

La domanda di cittadinanza va presentata alla Prefettura – Ufficio territoriale del Governo del luogo di residenza, che provvede a trasmetterla al Ministero dell’Interno.

Contemporaneamente la Prefettura richiede agli organi di Polizia un rapporto informativo, che viene inoltrato al Ministero munito del parere in merito del Prefetto.

Successivamente il Ministero valuta la sussistenza dei requisiti e provvede al fine dell’adozione del provvedimento (Decreto Ministeriale e Decreto del Presidente della Repubblica) di concessione o di diniego della cittadinanza.

Il decreto viene trasmesso alla Prefettura che lo notifica all’interessato.

Il cittadino straniero, al quale è stata concessa la cittadinanza italiana, ha sei mesi di tempo, dalla notifica, per prestare giuramento presso il Comune di residenza.

Avverso il provvedimento di diniego della cittadinanza è ammesso ricorso al T.A.R. o ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro il termine di 60 e 120 giorni dalla notifica.

v      Requisiti

La cittadinanza può essere concessa:

(art. 5 – legge n. 91/1992)

-          allo straniero, coniugato con cittadino italiano, che risiede in Italia da almeno sei mesi dopo il matrimonio, oppure che sia coniugato da almeno tre anni, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili e se non sussiste separazione legale

 ( art. 9 – legge n. 91/1992)

-          allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni in Italia senza interruzioni (cioè abbia, da almeno 10 anni, regolare permesso di soggiorno e residenza anagrafica)

-          allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita o che è nato nel territorio della Repubblica e, in entrambi i casi, vi risiede legalmente da almeno tre anni

-          allo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano (o figlio legittimo di cittadino italiano) che risiede legalmente da almeno cinque anni nel territorio italiano successivamente all’adozione ( o successivamente all’acquisto della cittadinanza italiana da parte del genitore)

-          allo straniero che ha prestato servizio, anche all’estero, per almeno cinque anni alle dipendenze dello Stato italiano

-          al cittadino di uno Stato membro della Comunità Europea se risiede legalmente da almeno quattro anni nel territorio della Repubblica

-          all’apolide o ai rifugiati politici che risiedono legalmente da almeno cinque anni nel territorio italiano

v      Documentazione necessaria

La domanda  deve essere redatta su apposito modulo, scaricabile anche da questo sito:

MOD. A        per coniugati con cittadini italiani (art. 5 );

MOD. B           per residenti in Italia da almeno 10 anni e altri casi previsti dalla legge (art. 9 )

Sulla domanda originale va applicata una marca da bollo da € 14.62.-.

Documenti rilasciati da Autorità straniere (per i quali non è ammessa    l’autocertificazione):

- estratto dell’atto di nascita del Paese di origine

- certificato penale del Paese di origine e di ogni altro Paese in cui l’istante sia stato    residente (è ammessa l’autocertificazione solo per i cittadini comunitari).

Entrambi detti documenti devono essere legalizzati dal Consolato o Ambasciata italiana presente nello Stato che ha rilasciato il documento.

Per i Paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja del 5.10.1961 (vedere elenco), è previsto il sistema di legalizzazione semplificato per “Apostille”, apposta dalla competente Autorità straniera.

I predetti documenti devono essere muniti di valida traduzione in lingua italiana.

Per traduzione valida deve intendersi:

-          quella redatta  dal Consolato o dall’Ambasciata dello Stato estero che ha rilasciato il        documento, operante in Italia (in questo caso la firma del funzionario consolare o diplomatico deve essere legalizzata dalla Prefettura competente);

-          quella redatta dal Consolato o dall’Ambasciata italiana operante nello Stato che ha rilasciato il documento;

-          quella redatta da un perito traduttore (che non può essere l’interessato) ed asseverata con giuramento presso la Cancelleria del Tribunale competente.

Documenti rilasciati da Autorità italiane (per i quali è ammessa   l’autocertificazione):

-    cittadinanza italiana del coniuge (solo per domande presentate ai sensi dell’art. 5)

-    certificato storico di residenza

- certificato di stato di famiglia

- certificato penale in Italia

- casellario giudiziale per carichi pendenti in Italia

- dichiarazioni relative ai redditi degli ultimi tre anni (solo per domande presentate ai sensi    

  dell’art. 9)

- copia del permesso di soggiorno

I  Rifugiati politici dovranno produrre il relativo attestato di riconoscimento, in copia conforme all’originale.

LA DOMANDA E LA DOCUMENTAZIONE VANNO PRODOTTI IN ORIGINALE PIU’ UNA FOTOCOPIA SEMPLICE

Elenco dei Paesi che hanno aderito alla convenzione dell’Aja

(per i quali è prevista la legalizzazione mediante “apostille”)

ANDORRA – ANTIGUA E BARBUDA – ARGENTINA – ARMENIA – AUSTRALIA – AUSTRIA – AZERBAIJAN - BAHAMAS – BARBADOS – BELGIO – BELIZE – BIELORUSSIA – BOSNIA ERZEGOVINA – BOTSWANA – BRUNEI – BULGARIA - CIPRO – COLOMBIA - CROAZIA – DOMINICA - ECUADOR - EL SALVADOR – ESTONIA - FIJI – FINLANDIA – FRANCIA – GERMANIA – GIAPPONE – GRAN BRETAGNA – GRECIA – GRENADA –  HONG-KONG (CINA) – HONDURAS – INDIA - IRLANDA – ISLANDA – ISOLE COOK - ISOLE MARSHALL – ISRAELE – KAZAKHISTAN - LESOTHO – LETTONIA – LIBERIA – LIECHTENSTEIN – LITUANIA – LUSSEMBURGO – MACAO (CINA) - MACEDONIA – MALAWI – MALTA – MAURITIUS – MESSICO – MOLDAVIA - MONACO (PRINCIPATO) - NAMIBIA - NIUE – NORVEGIA – NUOVA ZELANDA - OLANDA – PANAMA – POLONIA – PORTOGALLO – REPUBBLICA CECA – ROMANIA - RUSSIA – SAMOA - SAN CHRISTOPHER E NEVIS – SAN MARINO –  SANTA LUCIA - SEYCHELLES – SERBIA E MONTENEGRO – SLOVACCHIA - SLOVENIA – SPAGNA – STATI UNITI – SUD AFRICA – SURINAME – SWAZILAND (SUD AFRICA) - SVEZIA – SVIZZERA – TONGA – TRINIDAD E TOBAGO - TURCHIA – UCRAINA -  UNGHERIA –  VENEZUELA

Normativa di riferimento

Legge 5 febbraio 1992 n. 91 (Gazzetta Ufficiale n. 38 del 15.2.1992) e D.P.R. n. 362/1994.

·         Termine per la conclusione del procedimento

730 giorni (art. 3 – D.P.R. n. 362/1994)

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